Conosci la parola whom?
Se stai imparando l’inglese o vorresti farlo, è molto probabile che tu sia pieno di dubbi e di incertezze.
L’inglese è una lingua facile, ma è pur sempre una lingua diversa dalla tua!
In questa semplice guida vogliamo darti qualche indicazione utile su una delle cose che crea più confusione.
Sai cosa significa, quando e come usarla, e che differenza c’è con who?
Se ti sta già girando la testa non preoccuparti, è normale che sia così.
Niente paura, mettiti comodo e continua a leggere, al resto pensiamo noi.
Whom: cosa significa
La prima cosa da specificare, quando si impara una lingua nuova, è il significato della parola che si sta apprendendo.
Ad esempio può esserti utile scriverti la parola nuova su un post it, per attaccarlo dove lo vedi spesso.
Questo è un piccolo trucchetto che funziona sempre e serve a stimolare la memoria.
Se ogni volta che apri, ad esempio, il frigorifero, vedi la parola ‘whom’ scritta sul post it, il tuo cervello la riconoscerà e ti sarà sempre più facile impararla.
Bene, tornando a noi, la parola ‘whom’ significa esattamente ‘chi’.
Quindi la prima cosa che devi sapere su questa parola è che si tratta del pronome relativo ‘chi’.
Cos’è un pronome relativo?
Ecco il secondo passo che ti consigliamo di seguire quando impari una parola nuova.
Dovresti sempre cercare di confrontarla con la parola italiana corrispondente.
Quindi, se in italiano tu sai che ‘chi’ è un pronome relativo che serve per indicare il soggetto della frase, saprai che in inglese serve alla stessa cosa.
Facciamo subito un esempio pratico, perché al di là delle parole sono i fatti che ti spiegano meglio tutto.
In italiano tu dici: ‘chi è che parla?’.
Questa frase sta a significare che c’è qualcuno (appunto il soggetto) che sta compiendo un’azione.
Proviamo un’altra frase: ‘Sai chi è stato?’.
Ecco un altro esempio che ti fa capire come ‘chi’ si riferisca ad un soggetto che ha fatto qualcosa.
Questo è il pronome relativo, e in inglese serve alla stessa cosa.
Primo specchietto: riassunto dei passi 1 e 2
Fermiamoci un momento adesso, perché uno dei sistemi migliori di apprendimento è quello dei riassunti passo passo.
Ricordi i riassuntini che ti facevano fare a scuola per sapere se avevi capito la lezione?
Beh, il concetto potrebbe essere lo stesso.
Quindi, ricapitoliamo quello che abbiamo detto finora.
Punto primo: quando vuoi imparare una parola nuova, scrivila su un post it e attaccalo in un posto che vedi spesso, come il frigorifero;
vedere spesso una parola nuova aiuta il cervello a riconoscerla. In questo modo ti sembrerà molto familiare;
per imparare meglio una parola straniera nuova, traducila sempre in italiano, lingua che conosci;
infine usa quella parola (italiana) il più spesso possibile. In questo caso stiamo parlando della parola ‘chi’. Usandola spesso, farai una specie di riassunto mentale delle frasi in cui si usa. Questo ti aiuterà anche in inglese.
Ora andiamo avanti!
Perché dovresti sapere la differenza tra whom e who?
Ma come, potresti dire a questo punto, si dice whom o si dice who?
In realtà si tratta della stessa traduzione, ma come vedremo si usa in due situazioni diverse.
Non preoccuparti, perché è più semplice di quello che potresti temere.
Innanzitutto stai tranquillo, perché è normalissimo che chi impara l’inglese si sbagli tra whom e who.
Diciamocelo chiaramente: il senso finale non cambia molto.
Tutte e due le forme significano ‘chi’, e se usi una parola al posto dell’altra mentre parli con un inglese, quello ti capiterà lo stesso.
Allora perché dovresti sapere la differenza?
La domanda è giusta, ma la risposta è chiara.
Immagina di dover scrivere un curriculum o sostenere un colloquio di lavoro in inglese.
È chiaro che se sbagli e usi whom quando dovresti usare who e viceversa, il senso della frase si capirà.
Però non sei d’accordo che l’impressione che si avrà del tuo inglese sarà migliore se ‘azzecchi’ tutte le parole giuste?
Ecco perché dovresti conoscere la differenza, ed è quello che vedremo adesso.
La differenza tra whom e who: ecco quello che devi sapere
La differenza tra queste parole è semplice, ed è esattamente la seguente:
whom si usa come complemento oggetto
who si usa come soggetto.
Anche qui è bene fare un piccolo richiamo alla grammatica italiana, sempre per il discorso che abbiamo fatto prima.
Vedrai che con questi semplici passaggi, ti verrà sempre più spontaneo usare una parola al posto dell’altra.
Del resto pensaci un momento: quando parli in italiano non è che ti fermi a chiederti quale parola devi usare vero?
È la tua lingua e a forza di parlarla sai benissimo quali parole vanno al posto giusto.
In inglese non è così, ma la difficoltà non è la tua.
Si tratta proprio della difficoltà di usare una lingua nuova.
Quindi ricorda che:
il complemento oggetto indica l’oggetto dell’azione. Esempio: Paolo ti ha fatto un regalo; regalo è il complemento oggetto;
il soggetto è invece la persona che compie quell’azione; quindi nella frase di sopra il soggetto è Paolo.
Ricapitolando quindi:
whom va usato come complemento oggetto, quindi come il termine che indica l’oggetto dell’azione;
who va usato come soggetto, quindi come termine che indica la persona che compie quell’azione.
Vogliamo fare un altro piccolo specchietto?
Eccolo!
Secondo specchietto:
in una frase, se devi riferirti al’oggetto dell’azione, devi usare il complemento oggetto: quindi ‘whom’;
se invece in una frase devi riferirti a chi fa l’azione, devi usare la parola che esprime il soggetto: quindi ‘who’.
Andiamo ancora avanti, e come vedi imparare l’inglese in questo modo è davvero divertente.
Seguendo questi semplici passaggi inoltre ti renderai conto alla fine di aver imparato la parola senza sforzo!
Usa questo piccolo trucco per sapere quando usarlo
Ogni lingua possiede dei piccoli trucchetti che ti aiutano a ricordarla meglio.
Ti facciamo un esempio facilissimo per farti capire cosa intendiamo.
In francese esiste un’espressione che è ‘en train de’, e che significa ‘stare facendo’.
Spesso per insegnare a chi impara il francese questa espressione, gli si dice di immaginare che significhi ‘sono in treno di’, per fargli immaginare di fare un’azione che lo porta da qualche parte (come il treno).
Certo, la traduzione non è corretta, ma hai capito benissimo il senso certamente.
Eccoti allora un trucchetto per sapere al volo quando usare whom e quando invece non usarlo.
La regola è questa: se ad una domanda puoi rispondere con ‘him’ allora devi usare ‘whom’.
Se ad una domanda puoi rispondere con ‘he’ allora devi usare ‘who’.
Hai fatto caso al gioco di parole?
Nota la ‘m’ finale.
Him: whom
Who: he.
Vogliamo usare una frase reale per capirlo meglio?
Esempio di utilizzo di whom
Segui questo esempio perché ti chiarirà molti dubbi.
L’azione in questione è la seguente: Marco stava suonando il piano.
A questo punto, per aiutarti, inizia a tradurre la frase: ‘Marco was playing the piano’.
Adesso inverti la frase e fai una domanda: ‘chi stava suonando il piano?’.
La traduzione sarà: ‘Who was playing the piano?’. Come vedi abbiamo usato ‘who’, perché la risposta è ‘He was playing the piano’.
Quindi ‘he’ per ‘who’.
Adesso usiamo un’altra frase: ‘ho visto Marco alla festa’.
Traducendo otteniamo: ‘I saw Marco at the party’.
La domanda sarà: ‘Whom did you see at the party’?, e quindi la risposta sarà ‘I saw him at the party’.
Perciò him per whom.
Ricorda sempre la regola della ‘m’ finale.
Se puoi rispondere con he, allora usa who.
Se devi rispondere con him, hai aggiunto la lettera ‘m’ e quindi aggiungila anche ad ‘who’, e ottieni ‘whom’.
Nella pratica quando trovi whom nelle frasi?
Ti abbiamo spiegato cosa significa whom e quando si usa.
Ti solleverà sapere che non è un termine molto frequente, e quindi non incontrerai spesso il problema.
Nella lingua corrente infatti si tende spesso a usare who sempre, ma fidati, se usi whom al punto giusto farai davvero una bella figura.
Per questo vogliamo concludere con qualche esempio pratico che può capitarti di trovare:
se la frase da tradurre è molto lunga, dividila in due parti e usa la preposizione più ‘whom’;
se devi scrivere a qualcuno in modo formale, usa l’espressione ‘To whom it may concern’, che si impiega per rivolgersi ad una persona di cui non si sa il nome. Ad esempio puoi usarla per inviare una mail all’ufficio del personale senza conoscere il nome di chi leggerà la mail. Molto più facile vero?