Negato per l'inglese? Scopri il tuo "Blocco Linguistico"!

Rispondi a queste 6 semplici domande per scoprire il tuo "blocco linguistico", e ti mostrerò 4 esercizi personalizzati per diventare fluente in inglese in 6 mesi.

6 benefici cognitivi del bilinguismo

bilinguismo

Avere la fortuna e la capacità di padroneggiare con estrema competenza e naturalezza due lingue, permette indubbiamente di accedere a determinate possibilità che diversamente sarebbero complesse da cogliere e gestire.

Il bilinguismo è un aspetto linguistico che può essere coltivato in modi e tempi diversi, anche in tenera età; è piuttosto comune che un bambino nasca in un contesto familiare o regionale che preveda l’acquisizione di due lingue differenti per esprimere i medesimi concetti.

Il vantaggio di una circostanza simile è quello di assorbire completamente i tratti e le caratteristiche fonetiche di entrambe le lingue.

Un’altra circostanza piuttosto comune è quella di avere come riferimenti due lingue diverse, una in ambito familiare e una nel contesto scolastico; anche in questo caso è considerevole lo sviluppo cognitivo che deriva dall’esercizio di dover gestire due lingue.

È da sottolineare che secondo numerosi studi, prima dei 13 anni si è mentalmente più aperti e allenati alla possibilità di apprendere due lingue differenti contemporaneamente, motivo per il quale in età più avanzata si riscontrano maggiori difficoltà sopratutto nel tentativo di mascherare l’accento naturale.

Ovviamente, nonostante leggere limitazioni, non esiste nessun vincolo d’età per l’apprendimento di due o più lingue oltre a quella madre, riuscendo ad ottenere ottimi risultati sia pratici che prettamente di sviluppo cognitivo.

Proprio quest’ultimo aspetto prevede un approfondimento necessario; dedicarsi allo studio di una lingua diversa della propria, allena il proprio intelletto e le proprie capacità mentali come poche altre attività, offrendo al contempo possibilità lavorative e quotidiane di notevole utilità.

Apertura mentale e miglioramento nel ‘problem solving’
Come accennato precedentemente, cimentarsi nell’apprendimento di una nuova lingua sviluppa notevolmente determinate funzioni cognitive. Fra queste, è da segnalare una maggiore apertura mentale: lo studio della grammatica e della fonetica di una lingua straniera, oltre ai vari esercizi vocali e di dialogo, allenano discretamente il cervello e i rispettivi processi cognitivi legati alla comprensione, non solo dal punto di vista accademico ma sopratutto pratico. Inoltre, con il bilinguismo è possibile migliorare notevolmente le abilità nel problem solving, acquisendo maggiori facoltà nell’elaborazione delle informazioni e nella gestione e risoluzione di tali processi logici.

Il bilinguismo migliora la concentrazione e facilita lo studio di una terza lingua
Un altro aspetto che subisce favorevolmente gli impulsi cognitivi derivanti dallo studio di una lingua, è la concentrazione. Secondo alcuni studi, una persona bilingue riesce a gestire la concentrazione con più facilità, senza farsi distrarre da fattori esterni non necessari in riferimento all’attività in atto. È di facile deduzione invece che, chi ha una mente allenata allo studio di tutto ciò che riguarda l’apprendimento di una seconda lingua, si troverà avvantaggiato nello studio e nell’applicazione di una terza lingua, incrementando notevolmente non solo il proprio bagaglio linguistico ma anche le proprie abilità cognitive. Il bilinguismo abitua infatti all’apprendimento di strutture lessicali e fonetiche differenti dalle proprie, facilitandone non solo l’assimilazione ma soprattuto l’applicazione di più lingue sconosciute.

Memoria superiore e maggiori capacità analitiche
Fra i processi mentali che migliorano notevolmente grazie al bilinguismo è da citare la memoria. Grazie ad un allenamento basato sui vari processi linguistici e sull’acquisizione di un pieno controllo di una seconda lingua, si riscontra un miglioramento considerevole della memoria a lungo termine, sopratutto in età avanzata, con conseguenti maggiori capacità nel gestire e organizzare le informazioni conservate nella propria mente al fine di ottenere vantaggi costanti. Infine, l’insieme dei processi applicativi per lo studio di una seconda lingua incrementa altrettanto notevolmente anche le capacità analitiche; migliorano tutti quei processi mentali necessari per l’osservazione e l’analisi di situazioni banali e complesse relative alla quotidianità, riuscendo ad essere più razionali e pragmatici. Chiaramente, il carattere di ogni singolo individuo può essere caratterizzato da una più o meno marcata impulsività, per cui il miglioramento delle capacità analitiche non si riferisce a questioni prettamente personali, bensì a tutti quei processi mentali e decisionali applicabili a contesti più generali come quello scolastico e lavorativo.

Considerazioni finali
Applicarsi nello studio sia pratico che teorico di una lingua diversa da quella madre, comporta quindi notevoli vantaggi e possibilità utilizzabili in diversi aspetti della quotidianità. Chiaramente, sopratutto quando si tratta di bambini, un aspetto necessario e sempre da considerare è che il tutto avvenga con naturalezza; non deve mai esserci costrizione, l’importanza di conoscere due o più lingue deve essere una consapevolezza personale, così come una passione.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *