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Ripasso Di Grammatica Inglese

ripasso di grammatica inglese

Se stai cercando un ripasso di grammatica inglese facile e veloce, oggi stai per leggere l’articolo giusto.

Oggi faremo un veloce, ma completo excursus su tutta la grammatica inglese che ti serve per iniziare, vedremo le regole principali e basilari per poi affacciarci a quelle un pelo più complesse.

Se stai iniziando a leggere l’articolo con qualche dubbio sulla grammatica inglese che ti attanaglia, non ti preoccupare, a fine articolo avrai risolto ogni dubbio e avrai dato un bel ripasso di grammatica inglese.

Non aspettiamo oltre, iniziamo!

Ahimè se non si pratica l’inglese costantemente ogni giorno, arriverà sempre il giorno in cui ci si dimenticherà qualcosa o si perderà dimestichezza, ma non aver timore, questo articolo sarà il tuo alleato per fare sempre un breve ripasso di grammatica inglese veloce e immediato!

Piccola premessa: questo è un ripasso, se vuoi studiare la lingua inglese da zero devi partire da un buon libro di grammatica inglese.

Ripasso di grammatica inglese rapido e veloce

La persona, il verbo essere e avere

Partiamo dalle basi, la persona:

  • Io – I (i, sempre maiuscola)
  • Tu – You
  • Egli (lui) – He
  • Ella (lei) – She
  • Esso – It
  • Noi – We
  • Voi – You
  • Essi – They

Nota che “tu” e “voi” si traducono allo stesso modo in inglese con “you”, quindi devi intuire dal contesto della frase se è singolare o plurale.

Un mattone fondamentale della lingua inglese è il verbo essere, eccolo nella sua forma presente:

  • I am
  • You are
  • He/she/it is
  • We are
  • You are
  • They are

Altro mattone fondamentale, il verbo avere:

  • I have
  • You have
  • He/she/it has
  • We have
  • You have
  • They have

Il pronome personale complemento

È la stessa cosa della persona, con l’unica differenza che si trova all’oggetto invece che al soggetto. È come in italiano: “dai la torta a me”, quel “me” non è “io” perché è il complemento della frase.

Eccolo:

  • Me – me
  • Te – You
  • Lui – Him
  • Lei – Her
  • Lui (inanimato) – It
  • Noi – Us
  • Voi – You
  • Loro – Them

Tempi verbali

In un buon ripasso di grammatica inglese non possono mancare i tempi verbali. Vediamo velocemente i tempi verbali che compongono per il 95% la lingua inglese:

Presente

Il presente è il tempo base, quello che usi per le azioni che avvengono adesso.

In inglese è veramente semplice, vediamo un esempio col verbo “walk”:

  • I walk
  • You walk
  • He/she/it walks
  • We walk
  • You walk
  • They walk

Ricorda: è tutto uguale a meno della terza persona singolare che ha la -s alla fine, semplice no?

Passato prossimo

Il passato prossimo è quello più usato nell’italiano comune: “Sono andato in spiaggia”.

In inglese è poco usato quindi brevemente ricorda come si costruisce: verbo avere al presente + verbo con -ed alla fine.

Esempio: “I have walked”.

Ricorda: si usa per descrivere azioni molto vicine nel tempo, come “Oggi sono andato a fare la spesa.”

Passato remoto

Metti -ed alla fine del verbo ed è fatta.

Esempio: “I walked, You walked, etc”.

È la forma più usata in inglese, quando vuoi descrivere qualcosa del passato, usa questa forma semplicissima da ricordare, non puoi sbagliarti 😉

Presente progressivo

È quello che in italiano si traduce con stare+gerundio: “Sto facendo il bucato”, “Sto mangiando la torta”.

Semplicemente al posto del verbo “stare”, in inglese si mette il verbo “essere” + il gerundio.

Traduciamo le due frasi qui sopra in inglese: “I am doing the laundry” e “I am eating the cake”.

Il gerundio in inglese si forma aggiungendo la desinenza -ing al verbo, fine. “Sto camminando” diventa “I am walking” (letteralmente “io sto camminando”).

IMPORTANTE: Ricordalo qua e per sempre, in inglese devi sempre, sempre e ripeto sempre specificare il soggetto, in qualsiasi frase. Quando scrivi qualsiasi cosa, assicurati che ci siano sempre i due elementi portanti: soggetto e verbo. Se uno manca, hai sbagliato qualcosa.

Futuro

Semplice: basta mettere“will” prima del verbo e non bisogna inserire nessuna desinenza alla fine del verbo.

Esempio: “I will walk”.

In realtà ci sono altri due modi per formare il futuro:

  • I am going to walk (io sto per camminare);
  • I am walking (io camminerò).

Il primo si usa per descrivere azioni imminenti (stare per), il secondo quando parli di piani già stabiliti e programmati (partirò per Londra il 15 aprile alle 17:02).

Tre tempi verbali

L’italiano è pieno di tempi verbali: infinito, presente, passato, trapassato, imperfetto, gerundio, imperativo, participio (presente e passato), futuro e cose così.

In inglese ce ne sono tre:

  • Presente;
  • Passato;
  • Participio passato.

Più il gerundio, che come hai visto si forma aggiungendo -ing alla fine (walk – walking).

Il presente è la forma normale del verbo, quella che trovi sul dizionario. In italiano nel dizionario trovi l’infinito, in inglese trovi il presente (anche perché presente e infinito sono la stessa cosa, basta aggiungere la parola “to” e passi da presente a infinito: “to walk”).

E ancora: passato e participio passato sono la stessa parola nel 90% dei casi. Il passato di “walk” è “walked”, il participio passato di “walk” è sempre “walked”.

Facile, no? Cambia solo nei verbi irregolari, come essere e avere.

Il passato del verbo essere è:

  • I was
  • You were
  • He/she/it was
  • We were
  • You were
  • They were

Il verbo avere al passato è tutto uguale, ma non aggiunge -ed come gli altri. Non si dice “haved”, si trasforma completamente e diventa “had”. Il participio passato del verbo essere è “been”, mentre quello del verbo avere rimane “had”.

Verbi irregolari

Ti metto la tabella e faccio prima:

verbi irregolari

Ti ho fatto un articolo sul passato in inglese con molte risorse per esercitarti, tornaci a dare un’occhiata 🙂

Singolare e plurale

Basta parlare dei verbi ora, continuiamo il nostro ripasso di grammatica inglese parlando d’altro.

Il plurale di una parola si forma aggiungendo la lettera -s alla fine.

Semplice no? “Chair” (sedia) diventa “Chairs”, “bag” (borsa) diventa “bags”.

Ci sono solo due eccezioni:

  1. Se la parola finisce con S, H, X, Z, O aggiungi -es invece che -s: “abyss” (abisso) diventa “abysses”;
  2. Se la parola finisce con Y preceduto da una consonante, la Y diventa I e si aggiunge -es. “Study” (la stanza da studio) diventa “studies”. Se la Y è preceduta da vocale aggiungi S semplicemente: “ray” (raggio) diventa “rays”.

Ci sono sostantivi irregolari che imparerai praticandoli col tempo, trovi un riassunto su questa pagina.

Negative e interrogative

Per formare una negativa aggiungi “do not” o la sua forma contratta “don’t” fra soggetto e verbo, semplice.

Esempio: “I walk” (io cammino) diventa “I don’t walk” (io non cammino).

Se il soggetto è alla terza persona singolare, aggiungi “does not” o la forma contratta “doesn’t”.

Esempio: “She doesn’t walk”.

L’unica eccezione è il verbo essere, dove non serve “do”: “You are here” diventa direttamente “You are not here” o la forma contratta “You aren’t here”.

Con le interrogative ancora una volta si utilizza “do” , all’inizio e quindi un “You like apples” diventa “Do you like apples?”.

Per il verbo essere non si aggiunge “do” nemmeno qui, basta invertire soggetto e verbo: “You are here” diventa “Are you here?”.

Puoi combinare negativa e interrogativa nella stessa frase: “Don’t you like apples?”.

Con una frase negativa al passato la regola è identica, MA al posto di “do” si usa “did”, la forma passata del verbo.

Al futuro invece, “will” è già un ausiliario e non serve aggiungerne un altro: “Io non camminerò” diventa “I will not walk”, non “I will do not walk”.

Genitivo sassone

Come ti sta sembrando fino ad ora questo veloce ripasso di grammatica inglese?

Continuiamo parlando della particella “di”  che si traduce in inglese con “of”, ma gli inglesi decidono spesso di non utilizzarla e quindi fanno così: omettono la particella “of” e invertono le due parole.

Esempio: “Chiavi di casa” diventa “The house keys” e non “Keys of the house”.

Il genitivo sassone si formula quando l’oggetto appartiene a qualcuno e si formula aggiungendo una ‘s, vediamo un esempio: “Macchina di Asdrubale” diventa “Asdrubale’s car”.

It e There impersonali

Cosa succede quando non c’è il soggetto? Si risolve mettendo la terza persona singolare.

Esempio: “Piove” diventa “It rains”.

Con frasi del tipo: “C’è un ratto nella macchina” si usa semplicemente il “there is”, quindi la frase diventa “There is a rat in the car”.

Articoli determinativi e indeterminativi

Gli articoli determinativi in italiano sono sei:

  • Il
  • Lo
  • La
  • I
  • Gli
  • Le

In inglese si traducono tutti con la stessa parola: “the”.

Gli articoli indeterminativi sono tre:

  • Un
  • Uno
  • Una

In inglese si traducono tutti con una parola: “a”, che diventa “an” quando anche la parola successiva inizia con A.

Semplice no?

Pronome possessivo

Ecco cosa sono e come tradurli:

  • Mio – My – Mine
  • Tuo – Your – Yours
  • Suo (lui) – His – His
  • Suo (lei) – Her – Hers
  • Suo (oggetto) – Its – Its
  • Nostro – Our – Ours
  • Vostro – Your – Yours
  • Loro – Their – Theirs

Perché la doppia forma? Perché a seconda che venga usato come soggetto o come complemento cambia.

Quindi, se voglio dire “La tua torta è sul tavolo”, lo tradurrò con “Your cake is on the table” perché “la tua torta” è il soggetto. Mentre “La torta sul tavolo è tua” diventa “The cake on the table is yours” perché “tua” è complemento, capito?

Comparativo e Superlativo

Siamo quasi arrivati alla fine del nostro ripasso di grammatica inglese. Parliamo del comparativo e del superlativo.

Il comparativo si usa quando vuoi relazionare qualitativamente due elementi, in inglese ci sono due modi per tradurre il comparativo:

  1. Il primo si usa con le parole corte, una sillaba: basta aggiungere -er alla fine della parola. Quindi “high” (alto) diventa “higher” (più alto).
  2. Le parole più lunghe sono semplici: si usa la parola “more” che si traduce letteralmente con “più”. “Comfortable” (comodo) diventa “more comfortable” (più comodo).

Esattamente come l’italiano, non puoi sbagliare.

Ci sono delle eccezioni come ad esempio “good” (buono), che diventa “better” (meglio).

Il superlativo lo si usa quando si vuol dire che qualcosa ha una qualità superiore a tutti gli altri elementi di un gruppo.

Si compone allo stesso modo del comparativo, con la differenza che la desinenza “-er” diventa “-est” e “more” diventa “most”. Quindi “highest” e “most comfortable” negli esempi che ho fatto.

Sempre solite eccezioni come “good” che diventa “best”.

Bene, ho cercato di farti fare un veloce ripasso di grammatica inglese, ti consiglio di salvare questo articolo nei tuoi preferiti per averlo sempre a portata di mano e poter fare un rapido ripasso ogni volta che ne hai bisogno, fammi sapere nei commenti se ti è stato utile. 😀

P.S. Ricorda, però, che un articolo non potrà mai essere approfondito come un buon libro di grammatica inglese, ti ho guidato nella scelta proprio qui, se hai dei dubbi particolari corri subito a consultarlo.

88 risposte

  1. Bisogna imparare tutto a memoria ?
    Ci sono esercizi semplici semplici per memorizzare un passo alla volta?

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  4. Complimenti !! Era proprio quello che cercavo. In pochi minuti mi ha ricordato tantissime cose con una sintesi magnifica.

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  7. ciao alessandro devo dire sei grande come hai spiegato molto semplice pratico .come posso stampare il resto della grammatica hai un sito x caso .grazie mille

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    1. Ciao Julien, qui nel blog trovi svariati articoli sulla pronuncia 🙂

      E se vuoi un corso completo, puoi approfittare di Pronuncia Inglese Dinamica, un corso dedicato alla pronuncia creato da noi 🙂

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  10. Molto utile..frequento il liceo linguistico e sono al primo anno…faccio solo un po’ di fatica a memorizzare i nomi dei tempi verbali in inglese e spesso li confondo..come posso fare?

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  12. Molto utile..frequento il liceo linguistico e sono al primo anno…faccio solo un po’ di fatica a memorizzare i nomi dei tempi verbali in inglese e spesso li confondo..come posso fare?

  13. Ottimo modo per effettuare un ripasso quando non ci si esercita con regolarità, e soprattutto quando si riprende a studiare dopo molto tempo. Infatti si rischia sempre di dimenticare qualcosa di particolarmente importante, e,grazie al tuo schema, mi hai tolto ogni dubbio. Grazie ?

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